Eziopatogenesi

La formazione di una ferita difficile, o ulcera cutanea, particolarmente dolorosa e debilitante per il paziente, è quasi sempre la manifestazione di una condizione patologica concomitante che richiede un trattamento interdisciplinare. Qualunque sia la natura della lesione la causa comune è l’ipossia ovvero la mancanza di ossigenazione dei tessuti cutanei, a causa dell'alterata omeostasi vascolare dovuta a processi endogeni o esogeni di varia natura (piede diabetico, allettamento per lungo periodo, ulcere, apparecchi gessati).

Questi fattori determinano un rallentamento dei processi di ricostruzione della matrice fondamentale e di riepitelizzazione;, di qui la creazione di un circolo vizioso che si auto-mantiene dando vita alla cronicità della patologia ulcerativa e a fenomeni degenerativi.

Assume un ruolo fondamentale in questo processo il microcircolo cutaneo, il quale subisce notevoli alterazioni anatomo-funzionali, coinvolgendo la componente cellulare circolatoria ed i fattori di crescita.

TIPO DI LESIONE

ETIOLOGIA

Venosa

Reflusso

Arteriosa

Ridotto flusso

Mista

Reflusso + Ipoafflusso

Decubito

Pressione

Piede diabetico

Arteriopatia + Neuropatia

Linfatiche

Stasi linfatica

Autoimmuni

Alterazioni microcircolo

Neurologiche

Insensibilità

Malattie metaboliche

Alterato trofismo cutaneo

Ipertensione

Ischemia microcircolo

Malnutrizione

Mancata guarigione traumi

Neoplastiche

Alterata proliferazione cellulare

A differenza delle ulcere acute che possono guarire in pochi giorni o settimane, le ulcere croniche possono durare per mesi o anni. Il processo di risoluzione della lesione può variare in modo molto evidente a seconda di come si protegge la ferita dagli agenti esterni quali microtraumi meccanici ed alterazioni della temperatura al di fuori del range fisiologico. Vedi Zinprotex.

Questa condizione grava fisicamente e psicologicamente sull'individuo ed inoltre rappresenta un problema gestionale per il sistema sanitario.