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Le ulcere arteriose

Le ulcere arteriose rappresentano il 10-15 % di tutte le ulcere delle gambe e sono dovute a un ridotto apporto di sangue arterioso agli arti inferiori. L’alterazione della circolazione arteriosa può essere dovuta a vari fattori, primo fra tutti la degenerazione delle pareti dei vasi per il deposito di grasso (placche aterosclerotiche). La riduzione dell’ apporto di sangue arterioso determina una carenza di ossigenazione ai tessuti con conseguente danno tissutale. Altre cause di ridotta circolazione arteriosa possono essere le modificazioni dei vasi arteriosi indotte dal diabete (angiopatia diabetica), l’ipertensione e l’ischemia acuta, ovvero il blocco improvviso dell’afflusso di sangue, causata da un embolo.

L’ulcerazione arteriosa si verifica in genere sopra le dita o prominenze ossee dei piedi e talloni, è preceduta da rossore (manifestazioni eritemato-cianotiche) e spesso può verificarsi in seguito ad un trauma apparentemente banale o in seguito ad una pressione localizzata.
Le ulcere arteriose si presentano con margini netti, sono di dimensioni piccole, di forma tondeggiante, possono contenere tessuto necrotico . La pelle circostante può esibire eritema scuro, può essere fredda al tatto, assottigliata e lucida. La lesione inizialmente è piccola, ma tende ad aumentare con il peggiorare della situazione ischemica.

Nell’ulcera arteriosa il sintomo principale è la claudicatio intermittens, un dolore localizzato al polpaccio o a tutta la gamba, che compare durante la deambulazione e scompare con il riposo, nei soggetti allettati o in poltrona il dolore può essere presente a riposo e può essere alleviato tenendo le gambe abbassate
Il trattamento delle lesioni arteriose è finalizzato alla correzione dello scarso apporto sanguigno, correggendo, per esempio, l’occlusione arteriosa, chirurgicamente o farmacologicamente.